pillole d'arte
I tagli di Fontana e le scorciatoie mentali
Oggi vedo l’ennesimo post sulla banalità dei tagli di Fontana, nei commenti c’è il prevedibile “io ne faccio ogni 30 secondi di quadri di Fontana“. Come se l’opera artistica fosse un unicum, che nasce e muore in quella forma, decontestualizzata, privata del momento specifico in cui quella specifica persona ha deciso di compiere quel gesto (distruttivo e costruttivo) e rompere con il proprio passato artistico. Il risultato di un processo creativo durato decenni, che ha portato a un gesto solo apparentemente ‘banale’, è proprio ciò che non lo rende banale. Il tizio, che ha commentato che fa un Fontana ogni 30 secondi, non ha nel gesto un contenuto di ricerca…
Arte e realtà ai tempi dell’AI generativa
L'AI offre strumenti che permettono di travalicare la mera riproduzione del reale, sarebbe stata il sogno dei surrealisti, meriterebbe un uso più orientato alla sperimentazione in ambito artistico.
A cosa serve l’arte?
i grandi che hanno saputo fare del loro intelletto, e del loro indiscutibile talento, un uso straordinario (loro si), tanto più straordinario perché non era al servizio di bisogni fondamentali, quindi non aveva una motivazione pratica e utilitaristica, potevano 'fare a meno' di farlo e nessuno sarebbe morto, ciononostante hanno impiegato anni di formazione, alcuni di loro hanno sofferto anche per poter continuare a fare ciò che facevano, e tutto questo per un qualcosa che va oltre la 'sussistenza', la 'sopravvivenza' la quotidianità, l'uso. Questa trovo che sia la ragione più alta dell'arte, la ricerca, una ricerca che non ha applicazione immediata pratica, una ricerca che è un sondare i…
Arte, riproduzione o fecondità?
verità nell'arte, vedendola non solo come godimento estetico ma come un atto di comunicazione e trasformazione. L'arte autentica feconda dialoga con il presente e il futuro, superando la mera ricerca stilistica a favore di un impatto profondo e generativo.
Tu chiamale se vuoi emozioni… arte-fatte.
l'arte è emozione? Vieni a scoprire nell'articolo il mio punto di vista
Artificiale ci piace o non ci piace?
alcune osservazioni che mi arrivano sull'intelligenza artificiale, sopratutto utilizzata come forma artistica, c'è il fatto che è artificiale, spesso la parola è pronunciata con un tono neppure tanto vagamente svalutativo. Non ho potuto fare a meno di provare un certo senso di disagio, come artista, perchè l'arte (in ogni sua forma) è arti-ficiale, e se cominciamo a stigmatizzare le cose artificiali finiamo per buttare via praticamente in blocco qualunque prodotto artistico e artigianale sia mai stato prodotto nella storia umana.
Alla Ricerca dei Segreti del Cervello Creativo
Nella mente umana, la creatività è una forza straordinaria, un mistero che ha affascinato filosofi, artisti e scienziati per secoli. Ma cosa accade realmente nel cervello quando siamo creativi? In questo articolo, esploreremo il mondo della creatività attraverso una lente neuroscientifica, cercando di svelare alcuni dei suoi segreti più intriganti in un linguaggio accessibile a tutti.
Arte e indipendenza
Ieri ho trovato sulla pagina di uno psicoterapeuta questa citazione, che sento di condividere anche qui: “La nostra dipendenza ci rende schiavi, specialmente se quella dipendenza è la nostra autostima, e se hai bisogno di incoraggiamento, lode e congratulazioni da parte di tutti, allora fai di tutti il tuo giudice. “(F. Perls) Sebbene sia da considerarsi in modo molto più ampio, la porto nel campo dell’arte. Dipingere (o fare altro di artistico) con il principale scopo di ricevere approvazione e like conduce a due risultati (probabilmente più di due, anzi certamente ma a me interessano questi due): Credo di averlo detto più volte sui social, un like non è affatto…
Chi lo dice sa di esserlo, Pictionary ed altri racconti
Pensavi che fosse finita con l’articolo di ieri? Alcuni feedback ricevuti hanno stimolato nuove riflessioni: Trovo molto interessante (come caso da studiare direi) la posizione di coloro che sostengono che un ‘artista’ non lo può dire di sé stesso (?), sono gli altri che glielo devono dire. Analizziamo la ‘logica’ di questo assunto con esempi pratici: sono un muratore, mi presento alle persone che mi chiedono che cosa faccio ed è come se io dovessi fare il gioco delle parole vietate, (mi scuso per il tono ironico ma è proprio una cosa che mi fa ridere), quindi devo spiegare con giri di parole che metto mattoni uno sopra l’altro con…
Chi vuol esser artista sia di doman non v’è certezza
ci si può definire artisti solo perché si pratica un'arte? In questo articolo spiego non solo perché la risposta è SI ma anche in che modo liberarsi dal timore di farlo ci può far raggiungere obiettivi più alti nel nostro fare arte