tip of the day
pillole d'arte

Quello che vedi e quello che è, sono due cose diverse da raffigurare

Lasciami prima fare un’introduzione:
L’artista Frederick Franck, nel suo libro ‘Zen seeing, Zen drawing‘ dice:”non stai copiando la natura, bensì rispondendo alla natura in piena consapevolezza, al modo in cui la natura si esprime in quell’oggetto


Questo deve farti riflettere, se ti limiti a cercare una riproduzione fedele di quello che appare ti stai perdendo per strada la tua percezione altra. Non sei uno scanner, sei una persona che è dotata di un sofisticatissimo apparato percettivo e rappresentazionale: il tuo cervello!


Questo meraviglioso cervello registra e interpreta un’infinità di stimoli ogni istante, di alcuni hai consapevolezza, di altri no. Ma tutti questi stimoli producono in te delle risposte, a volte, lasciami dire la maggior parte, senza che tu lo sappia.
Tendi a mantenere un’immagine di te costante, fluida e integrata, ma sei un flusso di coscienza (e non coscienza) che scorre e cambia continuamente la sua forma.


Mi viene da citare la famosa massima di Eraclito secondo cui “non ti puoi bagnare due volte nello stesso fiume“.

Panta Rei


La creatività può avvalersi di questo flusso se le concedi spazio. Se non obblighi il tuo meraviglioso cervello unicamente alle semplici funzioni “scan” e “print“.


Attenzione NON sto affatto dicendo che la copia sia una cosa sbagliata, lungi da me farlo, la copia è una pratica educativa per il coordinamento tra il tuo occhio e la tua mano, una pratica preziosissima che va coltivata. Ma tra un allenamento di copia e l’altro ti invito a tuffarti nella corrente libera delle tue percezioni ‘altre’ e usarle per ‘giocare’ creativamente con loro.

Ad esempio, una rosa non è solo quello che arriva al tuo occhio, ovvero un gioco di luci ombre colore, morbidi petali, pungenti spine, è anche profumo, è anche un simbolo pieno di rimandi poetici, religiosi, filosofici, è anche un rimando a ricordi personali (la prima ricevuta in dono, o donata e tutte le emozioni connesse a quello specifico momento).

Perché rinunciare a dipingere/disegnare queste altre percezioni?

Adesso scommetto che vorresti un tutorial su come dipingere un profumo, un’emozione astratta. 😃

Ognuno di noi può trovare la sua strada da sè, ti invito a giocare con i materiali e i segni, torna alla tua infanzia prendi un foglio qualunque (non a quadretti mi raccomando, se metti geometrie sullo sfondo rischi di ritornare al controllo)
Buttati su quel foglio con passione e curiosità, magari poi finirà che lo butti, ma sarà un esercizio non solo di concettualizzazione visiva, ma anche di meditazione, che ti farà stare bene. Una pausa dalla pazza folle quotidianità.

Buon divertimento!

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