Arte e indipendenza
Ieri ho trovato sulla pagina di uno psicoterapeuta questa citazione, che sento di condividere anche qui: “La nostra dipendenza ci rende schiavi, specialmente se quella dipendenza è la nostra autostima, e se hai bisogno di incoraggiamento, lode e congratulazioni da parte di tutti, allora fai di tutti il tuo giudice. “(F. Perls) Sebbene sia da considerarsi in modo molto più ampio, la porto nel campo dell’arte. Dipingere (o fare altro di artistico) con il principale scopo di ricevere approvazione e like conduce a due risultati (probabilmente più di due, anzi certamente ma a me interessano questi due): Credo di averlo detto più volte sui social, un like non è affatto…
Riprendere i percorsi lasciati in sospeso
Ci sono lavori che a volte senti che non hanno ancora una casa. Oggi ne ho ripreso uno, dopo aver studiato sul senso che per me aveva il concetto sottostante, di quello che può sembrare un semplice ritratto fatto in modo rapido, gestuale, ma che nasceva da un preciso intento che c’era ma non si era però ancora manifestato visivamente.Così “Persefone” ha trovato il suo posto, le sue due anime, quella infera e quella supera, i due sguardi su due mondi diversi, che generano nel mito l’avvicendarsi delle stagioni, quando Persefone soggiorna nell’Ade l’inverno con i suoi rigori e la sua attesa, quando torna nel mondo lo sbocciare della primavera,…
Un nuovo quadro, una nuova avventura
il disegno aveva tirato fuori un qualcosa di me molto intimo, uno strano senso di disagio che in questi tempi complicati non suonerà certo strano, così ho dato un titolo al disegno, in attesa di farne dell'altro, ovvero "cry me a river". Ma era solo uno schizzo a fusaggine, non era destinato a restare così, ci ho lavorato su, e come spesso accade ho lavorato anche su di me mentre ci lavoravo e ne è uscito il dipinto che vedete come copertina dell'articolo: "Analysis" tecnica mista su tela 40x40 cm